ARS MORIENDI
L’arte di vivere
MERLI&SERENA – DOMESTICALCHIMIA
Ideazione di Francesca Merli e Laura Serena
con Laura Serena
regia Francesca Merli
drammaturgia Francesca Garolla
con il sostegno di Corte Ospitale
Come si fa a “vivere bene”? Quali sono i giusti passi da fare per non perdere anni preziosi, possibilità luminose, relazioni felici? Per lasciare un segno che non si fermi al nostro (estemporaneo) passaggio ma ci faccia accedere al tempo non finito del ricordo?
La riflessione non è di senso, ma di sostanza: chi non vorrebbe avere delle istruzioni per vivere? Un manualetto rilegato a cui fare affidamento, una garanzia di riuscita che ci permetta di passare a miglior vita senza aver sprecato, danneggiato, perduto nulla.
La riflessione parte da qui, dalla nostra necessità di vivere bene, per poter arrivare ad una morte felice: come se la morte fosse qualcosa che possiamo controllare, come se fosse qualcosa da addomesticare, come se fosse un traguardo da raggiungere dopo una gara. Ma in realtà si muore, per lo più, impreparati, e si arriva alla morte altrettanto impreparati: alla nostra morte e a quella degli altri. E, allora, come si fa?
In realtà non lo sappiamo, per questo, con Ars moriendi – L’arte di vivere, ci rivolgiamo a dei professionisti: per analizzare, studiare, comprendere “la vecchia signora”, da tanti punti di vista diversi e, soprattutto, vitali.
La morte è una dotazione che abbiamo dalla nascita, esattamente come gli occhi azzurri o castani, come il colore della pelle o dei capelli: è una parte di noi, viviamo e quindi moriremo, e allora perché facciamo tanta fatica a parlarne? Per nominarla facciamo giri di parole (il trapasso, l’andare via, lo scomparire, il passare a miglior vita…), eppure lei è la nostra vicina di casa. In questo lavoro, proveremo a chiamarla per nome, a osservarla come se fosse un qualsiasi oggetto di uso comune, ad analizzarla come se fossimo scienziate o detective, a prenderla in giro: del resto, spesso, è molto più fantasiosa di noi, nelle sue mille declinazioni.
DIARIO DI VIAGGIO: IL RACCONTO DELLA RESIDENZA ATTRAVERSO LA VOCE E GLI OCCHI DELL’ARTISTA
Qual è per te il senso e il valore di uno spazio di residenza artistica?
“Questo luogo ci ha dato la possibilità di lavorare al meglio perchè è un convento meraviglioso dove la concentrazione è massima”.
Reel >> https://www.instagram.com/reel/C5gXPsMNvcU/
DENTRO LA RESIDENZA
MARTEDÌ 19 MARZO
La Corte Ospitale, Rubiera
Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento
Domesticalchimia incontra i ragazzi e le ragazze della scuola superiore di Rubiera.