Call of Beauty
di e con Nicoletta Nobile
e con Sharon Ne
videomaker Rocco Ancarola
dramaturg Mila Di Giulio
accompagnamento artistico Maria Vittoria Bellingeri
scene e luci Giovanni Di Capua
suono Manfredi Clemente
fotografia Sharon Ne
produzione La Corte Ospitale
con il contributo di Regione Emilia-Romagna
con il sostegno di MiC e SIAE, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”
Sono presenti scene di nudo /prenotazione obbligatoria
Biglietteria
Call of Beauty è un’indagine sul mito della bellezza e sul tema dello sguardo.
Che cos’è il mio corpo quando non si conforma ai canoni estetici del mio genere di appartenenza? Quando non si impegna nella cura di sé? Cosa rappresenta il mio corpo quando non è oggetto di desiderio, quando non cerca di compiacere lo sguardo altrui? Ne Il mito della bellezza, Naomi Wolf evidenzia come la pressione sulla bellezza per le donne sia aumentata parallelamente al loro ingresso nello spazio pubblico: all’aumentare dei loro diritti cresceva la richiesta di dedicare più tempo alla cura della propria immagine. Call of beauty è una ricerca sul mito della bellezza, sul corpo femminile e la sua performatività.
Nasce da un’urgenza forte che Nicoletta riassume in queste parole:
«Fin dal primo momento in cui ho cominciato a pensarmi come autrice, ho sentito la necessità di smontare una certa eredità che il mio genere di appartenenza porta con sé. Il mio incontro con il femminismo è stato molto concreto: a scuola di teatro ci siamo accorte che il teatro avvantaggiava gli uomini. Da quel momento la mia ossessione è stata quella di risalire alla sorgente del problema, come se arrivare alla fonte potesse finalmente scardinare la diseguaglianza. Per cui mi sono rivolta ai miti che hanno fondato la nostra femminilità: le fiabe della nostra infanzia, nella loro rivisitazione occidentale e capitalista. Volevo smontare il mito per cercarci dentro una nuova identità, utilizzando personaggi stratificati come Biancaneve e la Regina cattiva, precipitato dell’archetipo di madre e figlia. Già nel mio primo lavoro, era cominciata l’indagine sulla bellezza come specchio per le allodole che attira le ragazze in un recinto ben preciso, mettendole le une contro le altre e descrivendolo come l’unico ambito in cui possono avere del potere. La riflessione su questo tema non si è mai fermata.
Finché non mi sono trovata a parlare con un’attrice russa, a dicembre scorso. I miei interrogativi sul corpo e i rituali del femminile erano più forti che mai e più che mai esistenziali. Paulina è nata a Mosca e a Mosca è rimasta, lavora nel gran teatro ed è curiosa dello stile di vita occidentale. Ma non capisce come le ragazze qui possano andare in giro con dei peli sotto le ascelle. Mi chiede: ma non vuoi essere bella? Tutte vogliono essere belle. Così sei brutta.
Oggi nella mia ricerca vorrei mettere in gioco il mio corpo come corpo politico e personale poetico. Vorrei utilizzarlo come oggetto performativo e di ricerca. Come corpo che vive in società e alla società risponde».
Nicoletta Nobile
Dopo un anno di formazione teatrale in Francia si diploma come attrice internazionale presso la scuola Iolanda Gazzerro di Ert Emilia-Romagna Teatro Fondazione, che completa con uno stage al Théâtre Nationale Wallonie-Bruxelles. Nel 2019 si laurea in drammaturgia al DAMS di Bologna. Tra il 2019 e il 2020 lavora come attrice con la compagnia belga Laika-Théâtre des sens con lo spettacolo Tutto fa Brodo al Teatro delle Passioni e La Commedia della vanità di Elias Canetti, regia di Claudio Longhi. Dal 2021 comincia anche a lavorare come regista e autrice con il progetto Biancaneve ei sette nazi, finalista al Premio Scenario 2021, che debutta al Drama Teatro di Modena e va in scena al Teatro Elfo Puccini di Milano per la rassegna Nuove Storie 2022. Collabora con l’Alma Mater Studiorum di Bologna per il progetto EDUCinema Clima TurAction nel 2022, e per il progetto “Dal soggetto alla rappresentazione” nel 2023, in collaborazione con il Professor G. Guccini e F. Cammarano, che ha previsto la stesura e la messa in scena del testo “La Nomina” con gli studenti del Dams di Bologna. È una degli artisti coinvolti nel progetto europeo di co-creazione con gli adolescenti Pang – Performing arts for the next generation. Con la compagnia FanniBanni’s nel 2023 vince il bando “Immersioni-Indagine Milano” di Mare culturale con il Piccolo Teatro con il progetto. Tutte le immagini scompariranno di cui è autrice.