Call of beauty

 

 

di e con Nicoletta Nobile
e con Sharon Ne
videomaker Rocco Ancarola
dramaturg Mila Di Giulio
accompagnamento artistico Maria Vittoria Bellingeri
scene e luci Giovanni Di Capua
suono Manfredi Clemente
fotografia Sharon Ne
produzione La Corte Ospitale
con il contributo di Regione Emilia-Romagna
con il sostegno di MiC e SIAE, nell’ambito del programma “Per Chi Crea

Call of beauty è una performance intorno al mito della bellezza e al potere dello sguardo, e su che cosa questi significhino in particolare per il corpo femminile.
Che cos’è il mio corpo quando non è guardato? Quando non rientra nei canoni estetici del mio genere di appartenenza? Quando si nasconde? Quando non tenta di compiacere lo sguardo altrui?
Roland Barthes ne La camera chiara dice: “non appena mi sento guardato dall’obbiettivo tutto cambia: mi fabbrico anticipatamente un corpo, mi trasformo in immagine.”
A partire da queste riflessioni nasce una performance installativa in cui il corpo della performer-autrice è sovraesposto allo sguardo nella nudità più completa, mettendo in gioco il suo corpo come corpo politico e personale poetico, come oggetto performativo e di ricerca. Come corpo che vive in società e alla società risponde.

“Ho chiesto alle persone quale fosse la parte che guardano in un corpo.
Hanno detto: le mani, il viso, i piedi.
Ho chiesto a Carmen cosa le piace più dipingere del corpo femminile, mi ha risposto: le tette. E di quello maschile? È evidente. Il cazzo.”

“Ho chiesto alle persone perché, secondo loro, gli uomini subissero meno la pressione dello sguardo. Hanno detto. che non lo sapevano, ragioni culturali, sociali, socioeconomiche, di potere.
Ho chiesto a Carmen perché fosse più difficile reperire modelli uomini per posare nudi. Mi ha risposto: È evidente. Per la vergogna del cazzo.”

La fruizione è da principio individuale, come dentro ad una mostra, finché ad un certo punto non diventerà orientata e condivisa, e gli spettatori non si troveranno immersi fra natiche danzanti e immagini di corpi al microscopio, proiettati su tre lati della sala. L’ispezione sul corpo e l’intimità della performer che da prima è stata operata dal pubblico, adesso è condotta da lei su se stessa, percorrendo con una torcia il proprio corpo con meticolosità.

Pelle, peli, orifizi, liquidi, ogni punti neri, trionfano sulle pareti della sala.

Sono presenti scene di nudo.
Consigliato ad un pubblico dai 16 anni.
Sono presenti luci ad intermittenza.
Durata 45 min circa

Nicoletta NOBILE, 28 anni, attrice e autrice. Dopo un anno di studi teatrali in Francia si forma alla scuola di teatro Iolanda Gazzerro di Ert- emilia Romagna Teatro, Teatro Nazionale, concludendo la formazione con uno stage al Teatro Nazionale Wallonie Bruxelles. Tra il 2019 e il 2020 lavora come attrice per ERT con la compagnia belga Laika- Theatre of senses e per il progetto La commedia della vanità di Elias Canetti con la regia di Claudio Longhi. Nel 2021 scrive e dirige “Biancaneve e i sette nazi” con la compagnia FanniBanni’s, progetto finalista al Premio Scenario, selezionato per la rassegna di nuova drammaturgia “Nuove Storie” al Teatro Elfo Puccini di Milano. Nel 2022 è artista di Pang- Performing arts for the next generation, un progetto di co-creazione con adolescenti, sovvenzionato dal dispositivo europeo Europe Creative. Nel 2023 è autrice e performer di “Tutte le immagini scompariranno” con la compagnia FanniBanni’s, vincendo il bando “Indagini-Milano” di Mare culturale Urbano con Piccolo Teatro di Milano. Comincia a lavorare anche in Francia come attrice e autrice con il progetto “Cendrillon et le mythe de la beautè”, progetto di educazione artistica e culturale finanziato dalla DRAC.

 

Diario di viaggio

Residenza di febbraio
Una prima fase di ricerca e raccolta del materiale che ha visto Nicoletta impegnata in vari incontri con diversi target di pubblico del nostro territorio.

Residenza di marzo
Il progetto, che si propone come un’indagine sul mito della bellezza e sul tema dello sguardo, ha previsto una fase iniziale di ricerca e di raccolta del materiale. Nella residenza di marzo, infatti, Nicoletta ha interrogato e ascoltato diverse voci del nostro territorio, da un gruppo di pittrici e pittori a due classi delle medie, esplorando insieme a loro cosa significa guardare ed essere guardati, quanto costa esporsi allo sguardo dell’altro.

Residenza di aprile
Aprile è stato invece dedicato alla scrittura: partendo dall’elaborazione del materiale raccolto, l’artista ha proceduto alla creazione della drammaturgia del futuro spettacolo mentre la vediamo ora impegnata in una fase di sperimentazione scenica.
 
Residenza di maggio e giugno
Durante la residenza di maggio l’artista si è dedicata alla progettazione dello spettacolo, definendone la struttura, insieme anche alle figure più tecniche: Giovanni di Capua alle scene e luci, Rocco Ancarola al video e con l’accompagnamento artistico della regista Maria Vittoria Bellingueri. Pian piano lo spettacolo prende forma!

Alcuni momenti del percorso di ricerca e di raccolta del materiale:

 

 

 

 

Laboratori con il contributo di
















04/07/2024
Call of Beauty
Nicoletta Nobile
L'Emilia e una notte
La Corte Ospitale