Pillole di Bloom

 

Bloom è un progetto realizzato con il sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Emilia-Romagna.

un progetto di Corte Ospitale in collaborazione con il Comune di Rubiera e l’Ente Parchi Emilia Centrale 

 

15 giovani  artisti neodiplomati o in corso di formazione
30 cittadine e cittadini
1 maestra del teatro italiano
1 luogo da attraversare
1 percorso di ricerca e immaginazione

Cosa succede quando artisti e cittadini collaborano insieme per raccontare un luogo e la sua storiaÈ quello che abbiamo sperimentato in Corte Ospitale con BLOOM 2023 – La riserva del teatro, un progetto che ha unito 15 artisti e 30 cittadini per raccontare insieme la Riserva Naturale Cassa di Espansione del Fiume Secchia, poco a nord della Via Emilia tra le province di Modena e Reggio Emilia, una zona umida dell’estensione di 260 ettari.

Guidati dagli input di Giuliana Musso, 30 cittadini hanno esplorato Rubiera, il suo territorio e la Riserva naturale con curiosità, passione e cura, intervistando testimoni e raccogliendo storie. I cittadini, divisi in 4 gruppi tematici, per 30 giorni hanno co-progettato insieme per raccogliere materiali, storie e testimonianze sulla Riserva Naturale:

STORIA DELLA RISERVA E DEL LUOGO che ha lavorato sulla storia passata dalla preistoria ad oggi, passando per l’epoca etrusca, le alluvioni dell’ultimo secolo e la costruzione delle Casse di espansione.
COMUNITÀ ovvero gli esseri umani che hanno frequentato e frequentano La Riserva: storie di raduni hyppie, di vita e morte sul fiume, di giochi di bambini e di pescatori.
NATURA un gruppo che ha attraversato due filoni: i flussi migratori degli uccelli che abitano la Riserva e la percezione del sacro in relazione al fiume e all’elemento naturale.
CORTE OSPITALE per raccontare come è nata la struttura, antico ospitale per pellegrini costruito nel XVI secolo, come si è trasformata nel tempo fino a diventare un centro di residenza teatrale e qual è la sua relazione con il fiume Secchia.

Poi sono arrivati gli allievi, 15 giovani neodiplomati delle scuole d’arte drammatica o giovani professionisti, provenienti da ogni parte d’Italia, che hanno raccolto il testimone dai cittadini facendosi consegnare le loro storie e la loro ricerca appassionata.

Questa è la ricerca dei cittadini raccontata dalle loro parole. Una ricerca incredibile, che ha lasciati tutti stupefatti, un lavoro fatto con grande cura e amore, e che noi non possiamo che custodire e regalare a tutti.

 

NOME/ Caterina Zerlotti
GRUPPO/ La Corte Ospitale
LA MIA RICERCA/ “La mia ricerca si è concentrata sulle fonti bibliografiche sulla storia della Corte Ospitale. Ho cercato in biblioteca tutte le fonti storiche che facevano riferimento a questo luogo e alla sua evoluzione dal 1500 in poi.

Basta fermarsi un attimo e anche se ti rimpicciolisci in un luogo piccolissimo di un paese piccolo di una provincia piccola di una nazione piccola riesci a rivedere il mondo. In questo luogo sono passate storie e persone che puoi sempre ricollegare a qualcosa di più grande

 

NOME/ Anna Cigarini
GRUPPO/ Storia della Riserva e del luogo
LA MIA RICERCA/ “La mia ricerca si è concentrata sulla storia della riserva e del fiume Secchia, come è nato, i km, le civiltà che hanno abitato queste rive e che cosa hanno lasciato.

Porto con me un’emozione bellissima, quella di lavorare in gruppo, insieme. Ognuna di noi, per carattere o formazione, ha portato un valore aggiunto al progetto. Ci ha accomunate nella ricerca la voglia di costruire qualcosa insieme”.

 

NOME/ Lorena Giovanoli 
GRUPPO/ Storia della Riserva e del luogo
LA MIA RICERCA/ “La mia ricerca si è concentrata sulle alluvioni e le piene che ci sono state nel nostro territorio. Ho intervistato diverse persone, ricostruendo anche qualche pezzo della storia della mia infanzia.

È stato un percorso fantastico. È stato un piacere partecipare a un progetto artistico che racconta la storia dei nostri luoghi. Gli artisti sono stati bravissimi a trasformare in esito artistico i nostri racconti e la nostra ricerca”.

 

NOME/ Aronne Ferrari
GRUPPO/ La Corte Ospitale
LA MIA RICERCA/ “Ho cercato in biblioteca libri e pubblicazioni che parlavano della Corte Ospitale, ho trovato molto materiale che racconta come la vocazione ad ospitare di Corte Ospitale sia cominciata con la sua nascita e continui ancora oggi. Abbiamo poi intervistato alcuni testimoni preziosi legati alla storia di questo luogo. 

Porto con me soprattutto i rapporti con le altre persone, in particolare con gli artisti. Per me è stato molto forte vedere il loro lavoro, soprattutto l’intensità con cui hanno lavorato. Mi hanno fatto l’effetto che mi fanno i bambini piccoli, una botta di vitalità e di ricarica”.

 

NOME/ Rita Boni  
GRUPPO/ La Corte Ospitale
LA MIA RICERCA/ “Mi sono occupata della storia recente della Corte Ospitale, dagli anni Ottanta del Novecento fino alla sua condizione attuale, intervistando diverse figure chiave.

Ho molta nostalgia, è stato un percorso bellissimo. Conoscere Giuliana Musso mi ha aperto una porta su un mondo che non conoscevo. Con lei e con gli artisti siamo entrati in un processo creativo che ha preso storia, quotidianità, vicende personali e le ha trasformate in qualcosa che definirei classico, capace di parlare a chi c’era prima e a chi verrà dopo”.

 

NOME/ Claudia Montermini  
GRUPPO/ La Corte Ospitale
LA MIA RICERCA/ “Ho letto diversi libri e testi legati alla storia di Corte Ospitale.

Mi porto a casa tante cose belle: tanta conoscenza, ho scoperto un mondo vicino a casa che non conoscevo in modo approfondito; e tanta condivisione, sia con altri cittadini, a loro volta portatori di nuova conoscenza, sia con gli artisti, che sono stati capaci di accogliere le nostre parole e trasformarle in un esito teatrale. Mi sento di avere partecipato a tutto, sento di esserci stata dentro

 

NOME/ Monica Paterlini  
GRUPPO/ Comunità
LA MIA RICERCA/ “Mi sono concentrata sul raccogliere le testimonianze di alcune persone legate a fatti precisi, come le alluvioni del Secchia o il raduno hippy.

Questo progetto mi ha arricchito dal punto di vista personale, ho conosciuto persone con esperienze uniche legate ai luoghi che sono dietro casa, come la Corte e il fiume”.

 

NOME/ Daniela Benevelli  
GRUPPO/ Natura
LA MIA RICERCA/ “Ho realizzato alcune interviste per approfondire il tema del fiume, in particolare ho intervistato un ornitologo esperto della Riserva del Fiume Secchia e alcune mie studentesse (insegno italiano agli stranieri) rispetto alla loro relazione con il fiume.

Mi è rimasta una bella sensazione di stupore nel conoscere persone come Giuliana Musso, gli artisti e Francesco Fassone, che hanno saputo trasformare la nostra ricerca in uno spettacolo teatrale. Mi ha affascinato molto anche il filo di intesa comune tra tutte e tutti che è nato lungo il percorso. Apparentemente era solo un passaggio di informazioni, ma ha costruito in realtà una forte intesa tra di noi sui contenuti e sui sentimenti”.

 

NOME/ Elisabetta Farioli  
GRUPPO/ Corte Ospitale
LA MIA RICERCA/ “Sono partita dalla storia del luogo, ma poi la mia ricerca si è concentrata sulle storie delle persone che sono passate da Corte Ospitale.

Mi interessava sapere i nomi degli scalpellini che hanno costruito le colonne, sapere che i mattoni della Corte sono stati fatti qui a Rubiera, raccogliere le storie delle persone che sono passate di qui, i cui nomi non finiscono nei libri di storia ma danno l’anima a questo luogo”.

 

NOME/ Elena Benati   
GRUPPO/ Comunità
LA MIA RICERCA/ “La mia ricerca è stata domestica, ho riportato alla memoria degli aneddoti, delle storie familiari che avevano a che fare con questi luoghi.

La frequentazione del fiume era un aspetto irrinunciabile, soprattutto per i ragazzi e i bambini perché era quel brandello di natura incontaminata a cui si poteva accedere dal paese. Porto con me la bellezza di far riemergere queste narrazioni, le storie passate che dicono moltissimo di noi”.

 

NOME/ Elisabetta Rubualdi    
GRUPPO/ Comunità
LA MIA RICERCA/ “La mia ricerca si è concentrata sul fiume, sui mestieri e sul modo di vita legati al fiume.

Porto con me la ricerca fatta sul linguaggio, la meraviglia delle cose fatte nei tempi passati e la bellezza di ritrovare episodi della mia gioventù come il raduno hippy”.

 

NOME/ Annamaria Siligardi    
GRUPPO/ Storia della Riserva e del luogo
LA MIA RICERCA/ “La mia ricerca si è concentrata sui reperti archeologici e sulla storia più antica fino all’epoca romana.

Ho riscoperto la passione della mia famiglia ed è stato come rendere onore a mio padre e chi prima di me ha ricercato. Ho ritrovato mio papà, è stato un po’ come ridare quello che ho ricevuto”.

 

NOME/ Emilia Bergamini    
GRUPPO/ Natura
LA MIA RICERCA/ “Ho cercato di portare alla luce le tavolette ex voto custodite nel Santuario della Sassola, ho frequentato crocicchi dove si innalzano le maestà, ho intervistato tante persone.

BLOOM ha messo in moto per me l’immaginazione e la progettualità, chi intervistare, chi portare come testimone e in quali luoghi sono conservate le testimonianze. Per me è stata una riscoperta di luoghi del sapere, come le librerie, le biblioteche, i fondi. La ricerca è stata per me un processo di generazione che si è manifestato anche nei sogni, densi e pieni di energia positiva”.

 

NOME/ Maria Belen
GRUPPO/ Natura
LA MIA RICERCA/ “La mia ricerca si è concentrata sul fiume Secchia e sulla flora e la fauna della Riserva.

Di questo percorso porto con me l’esperienza di aver condiviso il progetto con persone di diverse età, pensieri, esperienze, storie personali. Per me è stato un fermarmi per guardarmi intorno. Una Maria Belen è entrata nel progetto e ne è uscita un’altra”.

 

NOME/ Maria Paola Guerra    
GRUPPO/ Natura
LA MIA RICERCA/ “La mia ricerca si è incentrata sul legame tra territorio e spiritualità religiosa.

Il percorso è stato ricco per il lavoro di vera e propria formazione culturale ricevuto rispetto alla Riserva, indagata con straordinaria completezza nei suoi molteplici aspetti e fatto vivere in modo inedito e sorprendente dall’approccio sul teatro di indagine di Giuliana Musso

 

NOME/ Marisa Stefanini    
GRUPPO/ Comunità
LA MIA RICERCA/ “la mia ricerca si è basata sulle storie della comunità legata al fiume Secchia.

Le persone che ho intervistato hanno tutti una cosa in comune: vogliono vivere il fiume”.