AL VIA LA STAGIONE DI PROSA 2025/2026 DEL TEATRO HERBERIA DI RUBIERA

 

Una stagione speciale, ideata e promossa da Corte Ospitale, prende il via a ottobre 2025 al Teatro Herberia di Rubiera (RE). Il 2026 segnerà infatti il centenario del teatro: un anniversario che diventa occasione per ripensare il legame tra passato e futuro.

Tra i protagonisti della nuova stagione: Paolo Rossi, Danio Manfredini, Giuliana Musso, Oscar De Summa, Silvia Gribaudi, Davide Enia e molte altre voci della scena contemporanea. Un cartellone che non è soltanto una successione di spettacoli: cento anni di teatro che continuano a interrogare il presente e a immaginare il futuro, a coltivare nuovi futuri, insieme alla comunità che li attraversa, rinnovando il dialogo e intendendo il teatro come incontro, riflessione e memoria condivisa.

 

Giulia Guerra, direttrice di Corte Ospitale: «Abbiamo scelto un albero a raffigurare questa stagione con cui festeggiamo questo storico compleanno: un albero con le sue solide radici nel nostro passato e le foglie che rappresentano il nostro sguardo sul futuro, un futuro che vogliamo immaginare migliore del presente che viviamo, e la cui costruzione passa necessariamente dal teatro, che è un luogo politico, dove lo stare insieme in presenza rende i pensieri meno spaventosi, ci aiuta a far crescere in noi un pensiero critico e consapevole, ci aiuta a contrastare la solitudine e a coltivare l’amore. Protagonisti della stagione le artiste e gli artisti storici che hanno abitato il teatro a più riprese e in momenti diversi della sua storia, e nuove collaborazioni, per tessere un filo che ci traghetta simbolicamente dal nostro passato verso il nostro futuro. Una stagione che parla di noi, del nostro modo di intendere l’arte, e lo fa attraverso le opere di chi il nostro teatro l’ha fatto vivere nella doppia relazione con la nostra comunità e la comunità teatrale nazionale

 

Le radici dell’albero scelto come visual della stagione affondano in ciò che l’Amministrazione comunale di Rubiera ha adottato come simbolo del centenario: lo stemma ideato da Umberto Tirelli, uno dei fondatori del Teatro Herberia, da lui disegnato negli anni venti del Novecento come intestazione e stemma del Teatro stesso. Un segno identitario che accompagna questa stagione speciale, gentilmente concesso dalla nipote Clara Tirelli, a cui va il nostro ringraziamento.

La stagione prende il via il 25 ottobre 2025 con La futura classe dirigente, un progetto di Caterina Marino, nuova produzione La Corte Ospitale insieme a 369gradi e Cranpi. In scena le parole dei bambini tra i 6 e i 13 anni, chiamati a riflettere sui problemi che potrebbero incontrare se gli adulti non agiscono. Ne nasce un esercizio di immaginazione su un futuro incerto e, insieme, una domanda aperta sul presente: uno spettacolo che non rassicura, ma che si offre come atto d’amore, ferino e complesso, verso chi deve ancora nascere e un giorno deciderà anche per noi.

L’8 novembre 2025 arriva La notte dei bambini, con Gaia Nanni e la regia di Giuliana Musso. Il racconto prende spunto da un fatto realmente accaduto: il trasferimento, in una sola notte, dell’intero Ospedale Meyer di Firenze. Una vicenda semplice che ha il sapore della favola ma che favola non è, e che ci mostra come, nelle emergenze, la possibilità di fare del bene ci venga consegnata quasi per caso, rendendoci felici di essere ciò che siamo.

Il 20 novembre 2025 torna sul palco dell’Herberia Paolo Rossi con Stand Up Classic, spettacolo che reinventa i classici della letteratura in modo inedito e sorprendente. È un viaggio attraverso i secoli, dove Omero, Shakespeare e Orazio prendono vita e dialogano col presente. Rossi trasforma testi antichi in esperienze vive e vibranti, intrecciando passato e presente in un gioco che diverte e fa riflettere: un appuntamento imperdibile per chi ama letteratura, teatro e stand-up comedy.

Il 3 dicembre 2025 è il turno di Divine, di e con Danio Manfredini, artista che per anni ha abitato La Corte Ospitale. Il lavoro nasce dal romanzo Nostra signora dei fiori di Jean Genet, scritto nel 1944 durante la prigionia a Parigi. Negli anni ’90 Manfredini compose un canovaccio di sceneggiatura, pensato per un film che diventò poi parte dello spettacolo Cinema cielo del 2003. In questa serata l’autore leggerà quel testo accompagnato dai disegni realizzati allora: uno storyboard che ripercorre la parabola della vita di Divine.

Con l’anno nuovo, la stagione riprende il 22 gennaio 2026 con Abracadabra di Babilonia Teatri. Uno spettacolo che nasce dall’amore per la magia e che, attraverso grandi illusioni, ci porta là dove di solito non osiamo restare. Affida all’incanto ciò che le parole non sanno dire, dissolve il confine tra vita e morte e costruisce un ponte fragile e visionario per chiederci quale forma possiamo dare al dolore.

Il 10 febbraio 2026 è la volta di Gioia Salvatori con Avere una brutta natura, accompagnata dal vivo da tre musicisti, con la messa in scena di Fabiana Iacozzilli, nuova produzione La Corte Ospitale con Cranpi: un viaggio nervoso nel malcostume del vivere, un varietà storto che ribalta i modelli classici di intrattenimento e sceglie la stortura come forma di resistenza. Perché è proprio l’errore, a volte, l’unica cosa che ci tiene a galla.

Segue, il 17 febbraio 2026, Come nei giorni migliori, testo di Diego Pleuteri, regia Leonardo Lidi e interpretato da Alessandro Bandini e Alfonso De Vreese. Una storia d’amore raccontata attraverso A e B: non importa chi siano davvero, ma come le loro anime vengano travolte dal sentimento, tra oggetti, gesti quotidiani, scontri e avvicinamenti, fino al mistero indicibile che tiene insieme gioie e dolori della vita di coppia.

Il 27 febbraio 2026, Oscar De Summa porta in scena Amleto a pranzo e a cena, nuovo riallestimento prodotto da La Corte Ospitale. Una rivisitazione del classico shakespeariano che mostra come quel testo possa ancora parlarci e dar voce al nostro presente. Se molti vedono Amleto come l’uomo col teschio in mano che recita “essere o non essere”, De Summa dimostra invece la potenza con cui Shakespeare continua a offrirci strumenti per leggere il nostro tempo.

Il 9 marzo 2026 Davide Enia presenta Mio padre non ha mai avuto un cane, un reading con musica dal vivo che ci riporta nella Palermo degli anni ’80 e ’90, segnata da infanzie spezzate, silenzi di sopravvivenza e stragi di mafia. Più il tempo passa, più il 1992 appare come il culmine di una lunga stagione di ferocia: un trauma collettivo non ancora del tutto elaborato. Attraverso ricordi d’infanzia e visioni di una città che muore e rinasce, Enia ci mostra come il mondo si veda davvero solo da bambini.

La stagione si chiude il 24 marzo 2026 con Suspended Chorus di e con Silvia Gribaudi. Un lavoro, coprodotto da Corte Ospitale, che la vede sola in scena, ma mai davvero sola, perché il pubblico diventa parte integrante dello spettacolo. L’opera nasce da un desiderio di collettività: invita gli spettatori a farsi coro sospeso, a condividere la forza e la vulnerabilità del corpo, decostruendo i canoni di bellezza e celebrando la potenza del collettivo.

Gli spettacoli inizieranno alle ore 20.30.

Qui il programma completo della stagione.

Info e biglietteria.

 

WONDERFUL – UNA MERAVIGLIA DI SPETTATORI

Prosegue il progetto dedicato al pubblico del Teatro Herberia, dal titolo Wonderful – una meraviglia di spettatori. Un percorso che gioca sul doppio significato della parola inglese wonder: meraviglia e dubbio.

Il progetto si rivolge agli abbonati ALL che desiderano far crescere il proprio sguardo critico e approfondire, in modo nuovo, la conoscenza del mondo teatrale. Lo fa attraverso il confronto con altri spettatori e con incontri dedicati alle compagnie in stagione.

Nel corso dell’anno sono previsti anche momenti di condivisione dopo gli spettacoli, incontri con alcune compagnie in residenza alla Corte Ospitale.

 

TEATRO PER LE NUOVE GENERAZIONI

Il Teatro Herberia conferma la propria vocazione educativa e creativa, offrendo al territorio un’occasione unica di incontro con l’arte e le nuove generazioni, con la stagione 2025/2026 di Teatro per le nuove generazioni, un cartellone dedicato alle scuole di Rubiera e del territorio circonstante. Sei appuntamenti da febbraio a maggio 2026 porteranno compagnie e artisti di rilievo della scena nazionale. Dai 3 anni agli adolescenti, ogni fascia d’età troverà storie, linguaggi e immaginari capaci di emozionare e far riflettere.  Un programma che intreccia teatro d’attore, d’ombre, clownerie, narrazione e micro-cinema, aprendo spazi di confronto e immaginazione. Gli appuntamenti si terranno al mattino e sono riservati alle scuole.

Stagione completa di teatro per le nuove generazioni.

 

Tra gennaio e febbraio 2026 tornerà la rassegna Domeniche a teatro per i bambini, bambine e le loro famiglie.

 

La stagione di prosa del Teatro Herberia è a cura de La Corte Ospitale, realizzata con il sostegno del Comune di Rubiera, Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Iren.