Qual è il senso e il valore di uno spazio di residenza artistica come questo dove hai vissuto, pensato, creato, lavorato queste settimane?
Le residenze artistiche per le compagnie che negli anni hanno attraversato e vissuto La Corte Ospitale.
RESIDENZE ARTISTICHE 2024
DODESKADEN – Michele Segreto
“Il lavoro del teatro richiede, almeno per me, una totale dedizione mentale, per cui rimugini, lavori, pensi e ripensi a tutte le ore. Non conosce soste. A volte questo può essere anche un male, intendiamoci. Inoltre è difficile trovare un tempo del genere, nella abitudinaria rincorsa delle giornate. La residenza permette di appiattire questo tempo ed espanderlo, permette di lavorare di notte -se di notte si è prolifici- di fare un caffè e continuare a ragionare, di provare all’aperto sulle panchine, di parlarne durante una passeggiata lungo l’argine, ma pure di passeggiare e basta, senza pensare ad altro – che a volte è l’unica cosa di cui si ha bisogno.”
COLLECTIF DESFOULES – Failles
“Failles è un progetto che riflette sulle azioni quotidiane, i gesti quotidiani, come una caduta o uno spazio intimo, come un abbraccio. Questo lo vogliamo portare nello spazio pubblico e vedere le reazioni della gente. Quello su cui abbiamo lavorato in Corte Ospitale è stato una ricerca fisica intorno a questi gesti e anche un’azione cultruale con i ragazzi della scuola di italiano di Rubiera, con cui abbimo sviluppato un lavoro di ricerca fisica intorno alla tematica del quotidiano. Per noi uno spazio artistico, una residenza, ci permette di poter provare le nostre idee e di poter incontrare anche diverse realtà artistiche e di andare avanti sulle nostre follie e tutto ciò che vogliamo portare avanti”.
GIULIO SANTOLINI – Le Baccanti. Fare schifo con gloria
“La residenza in Corte Ospitale è stata fodnamentale perchè ci ha permesso di tracciare l’arco di tutto lo spettacolo, dall’inizio alla fine, ancora in forma provvisoria. Ci ha anche permesso un tempo ecologico per la mente, per il corpo e per il progetto, per far emergere il lavoro senza forzarlo e senza affrettarne una forma”.
Reel >> https://www.instagram.com/reel/C5qVpPStOiD
DOMESTICALCHIMIA – Ars Moriendi. L’arte di vivere bene
“Questo luogo ci ha dato la possibilità di lavorare al meglio perchè è un convento meraviglioso dove la concentrazione è massima”.
Reel >> https://www.instagram.com/reel/C5gXPsMNvcU/
DARIO SALVAGNINI, FORTUNATO LECCESE – T/S Caution. Construction area
“336 ore di spensierata ricerca”.
Reel >> https://www.instagram.com/reel/C4xjoK5N_zZ/
/ / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / /
FOREVER YOUNG 2024
Che cosa ha rappresentato per te/voi questo periodo di residenza?
Claudia Caldarano
“Abbiamo potuto scoprire i primi elementi di come un dialogo intimo tra due amici può aprirsi e diventare collettivo. Io e Sandro parliamo delle nostre paure e di ciò che ci rende immobili, con fragilità e ironia, mettendoci in gioco direttamente. Con queste due residenze a Corte Ospitale abbiamo potuto concentrarci su ciò che ho a cuore da diverso tempo rispetto a questo progetto: cosa possiamo dire, io e lui, che non si chiuda in noi, ma che parta profondamente da noi? Quel piccolo buco nero in ognuno di noi può, anziché risucchiare ogni cosa, donare tutto, diventare bianco, luminoso ed espandersi, coinvolgendo. È qualcosa che può dare inizio a una riflessione pubblica? Hanno lavorato con noi Astrid Casali, Michelangelo Bellugi e Maria Novella Tattanelli, persone con cui abbiamo un legame. Hanno fatto delle incursioni dalla platea, rompendo i confini con la scena come un “dono”. Poi, vorrei provare con il pubblico e con quelle “voci” del presente che sentiamo importante ascoltare.”
Cromo Collettivo Artistico
“Da un punto di vista artistico questo periodo di residenza ha significato un giro di boa per il progetto Ahmen. Abbiamo avuto l’opportunità di immergerci in un contesto sano e sicuro dove far germogliare la ricerca e il gioco. Abbiamo seminato nuove possibilità e sperimentato nuove soluzioni che hanno incontrato un terreno fertile. Da un punto di vista umano ha significato un notevole arricchimento di punti di vista sul tema da noi indagato. L’occasione di incontrarsi e di instaurare un dialogo è stata un valore aggiunto, anche sul piano artistico, generando una spinta proposfitiva e stimolante.”
Lorenza Guerrini
“La residenza è un processo di ibridazione e coesistenza. Mi ricorda molto quel tipo di interazione che avviene in natura tra piante e animali di specie diversa.
Una comunità biologica che forma per un dato periodo un ecosistema, un piccolo mondo che ha un suo respiro e un suo linguaggio.
È fondamentale perché il mescolarsi sia vivo, trovare spazi che accolgano e diano tempo agli incontri di diventare progetto. Queste settimane ci hanno permesso di tratteggiare le linee di un nostro ambiente, di studiare i perimetri e di modellare una forma. Fondamentale è stato l’incontro con tutti gli altri abitanti di questo luogo: le aperture, le parole di chi ci ha attraversato, le scommesse sul terreno dell’incertezza, ci hanno permesso di non chiuderci in un nido ma di far respirare e rendere più ricco questo nostro stare.”
Gruppo RMN
“I periodi di residenza sono stati per noi una grande occasione di crescita per il progetto e per noi come gruppo di lavoro. Ci hanno dato l’occasione di confrontarci, scontrarci, trovarci, dialogare e quindi crescere, insieme.”
Mezzopalco / Usine Baug
“Il progetto che presentiamo a Corte Ospitale è un esperimento di unione tra due compagnie, Mezzopalco e Usine Baug. ANSE rappresenta l’inizio di un nuovo percorso, una convergenza di ricerche tra persone affini e artist* che volevamo intentare da tempo e che, con le residenze in Corte, hanno trovato un habitat per studiarsi e mescolarsi, esplorare i reciproci metodi, unirli in una ricerca collettiva d’insieme.
La Corte come luogo ci ha fornito anche la dimensione immersiva giusta per costruire la concentrazione imprescindibile per la ricerca, così come lo spazio informale per la condivisione dell’informalità intorno al lavoro. Abbiamo già raccolto molti stimoli interessanti e gli incontri con operator*, spettator* e student* durante le residenze sono stati momenti molto ricchi, proprio perché “durante”, in medias res. Credo che sia stata un’opportunità fondamentale per innescare un processo che vediamo lungo, nutriente e proficuo sia sul piano artistico/espressivo che umano/professionale.”
_________________________________________
RESIDENZE ARTISTICHE 2023
FRANCESCO ALBERICI – Bidibibodibiboo
Il valore aggiunto di una residenza è il suo essere deresponsabilizzante rispetto al tempo delle prove, permette più libertà e poi si passa tanto tempo assieme, quindi si crea un gruppo e fuori dal tempo in sala, spesso, nascono le intuizioni più belle”.
Reel: https://www.instagram.com/reel/C0Jl8dtNp-F/
_________________________________________
RESIDENZE ARTISTICHE 2022
MARCO D’AGOSTIN – Gli Anni
“Per anni ho creduto che le residenze, essendo le occasioni e luoghi in cui noi artisti della scena di ricerca trascorriamo la maggior parte del nostro tempo, dovessero essere delle case. Ora non sono più di questo avviso; anche se la corte ospitale, e nel suo nome c’è già questa idea di destino, di essere la casa dell’artista, si presta benissimo per la sua architettura e collocazione geografica ad esserlo, io credo che la residenza e le persone che la abitano debbano essere molto allenate a intuire qual è l’umore della compagnia o artista in residenza e viceversa, l’artista deve allenarsi a capire qual è l’umore dello staff che lo sta accogliendo. Questa dinamica deve essere assolutamente orizzontale, e a mettere l’uno a disposizione degli altri e delle altre, gli strumenti necessari a vivere quell’umore.”
Video YouTube >> https://www.youtube.com/watch?v=92LuroZaPK0
STABILEMOBILE / LINDA DALISI – Bee Riot
“Appena siamo arrivati qui si è creata una bolla di concentrazione, faticosa, ma di pienezza, l’essere qui ci ha permesso di prenderci la libertà di stare nel processo creativo in maniera piena, totale e libera. Avere accesso alla sala prove quando vogliamo, ti da la possibilità di rimanere lì sempre con la testa, e non solo, all’interno del lavoro. Come se fosse una pagina bianca in cui si ha la possibilità di scrivere e cancellare, avendo dei materiali che già da prima erano già stati studiati, qua si mettono insieme i pezzi e si ha la possibilità di scrivere in continuazione. Ho voluto esplorare l’uso della danza come possibilità di scrittura per arrivare alla parola, o viceversa, partire dalla parola per arrivare alla danza.”
Video YouTube >> https://youtu.be/S7JASE6X-rI
THEATER ON MIKHAILOVSKAYA di Kiev – How to talk to your children about the war
“Durante la residenza in Corte Ospitale abbiamo iniziato a scrivere il testo del nostro progetto artistico. L’atmosfera della Corte Ospitale, sia per la struttura che per le bellissime persone, ci ha permesso di scrivere molto di più di quanto ci aspettavamo. È stata molto importante anche la possibilità di leggere qualche frammento del nostro testo a degli spettatori e avere dei riscontri immediati durante il processo creativo. La Corte Ospitale ci ha trasmesso forza, energia e soprattutto ispirazione. È un posto veramente magico.”
Video YouTube >> https://youtu.be/iZm2-0sJG_s
TEATRO NELLE FOGLIE – Falene, quel che la luce nasconde
“Per noi essere qua in Residenza in corte Ospitale è un privilegio, un lusso. (…) La residenza permette un costante confronto con altre compagnie e l’ambiente è permeato da questa idea per cui tutto ti porta a concentrarti e a focalizzarti sul tuo lavoro. La residenza è un tempo che ci permette di dedicarci a tutte le ore del giorno al lavoro, alla ricerca, alla sperimentazione. La residenza ti da la possibilità anche di presentare il tuo lavoro ad altri colleghi che sono qua e questo ci permette di avere un feedback immediato. (..) Ci si rende conto di quello che si sta facendo, stare qui fa si che le cose si muovano, stare qui diventa quasi una accelerazione di particelle.”
Video YouTube >> https://youtu.be/5ZngOXItPjg
TERRAZZA MASCAGNI – Bella Verona. Il mondo salvato dai ragazzini
“I periodi di residenza ti permettono di non avere fretta e di concentrarsi come vuoi tu sul lavoro senza pressione esterna. Avere un periodo, uno spazio che ti accoglie sicuramente ti permette anche l’errore. Ti permette di sbagliare. Abbiamo avuto l’opportunità di stare qua in residenza e mi sento di dire abbiamo la responsabilità di creare qualcosa, di raccontare questa storia. Abbiamo avuto l’opportunità di studiare. Avere un tempo di residenza ti costringe anche all’onestà. Devi essere onesto nel metterti in discussione. Avere un tempo di studio che ti responsabilizzi sull’avere chiare le direzioni, i punti di partenza, è fondamentale per arrivare al punto finale, ad un esito.”
Video YouTube >> https://www.youtube.com/watch?v=t_7NqMk6EVU
THE FOREIGNER’S THEATER – HEY ROBOT! Intimacy in the age of machines
“La residenza in Corte Ospitale ci ha permesso di lavorare con un tempo ed uno spazio dedicato, un tempo che non è sempre semplice trovare. Due settimane finalizzate a questo lavoro permettono un’immersione totale e una cura che sono difficili da ritrovare in un contesto differente. Questa residenza ci ha permesso di continuare la nostra ricerca. Il nostro lavoro aveva bisogno di essere cucito insieme ed è ciò che abbiamo fatto. Questo percorso di residenza ci permette un confronto dialogico tra noi e le varie parti del lavoro, come drammaturgia, tecnica, spazio, e, soprattutto, un’apertura verso lo spettatore che ci ha permesso di avere una restituzione e quindi di poter guidare il lavoro in maniera più cosciente. Residenza vuol dire portare all’interno del lavoro tutto ciò che ci circonda. Residenza per noi è cura, possibilità, ricerca e confronto.”
Video YouTube >> https://www.youtube.com/watch?v=1EgMnMNmxmA&t=68s
GERMAIN OUSSOU – Satan 2.0 pour Bamako
“Per me, una residenza artistica è il cuore stesso della creatività, perché permette a un artista di concentrarsi sul proprio lavoro, di confrontarsi con altri artisti e con altri sistemi di pensiero, e di scoprire modi diversi di vedere l’umanità. È anche come una scuola, un laboratorio di sperimentazione di nuove tecniche provenienti da 50 punti diversi del mondo. Gli incontri favoriscono anche la sua arte, affinando la sua scrittura. Quindi, credo che una residenza per un artista sia il nervo della creatività.”
Video YouTube >> https://www.youtube.com/watch?v=VEcFzuZ3NsA&t=41s
_________________________________________
RESIDENZE ARTISTICHE 2021
DANILO GIUVA – COMPAGNIA LICIA LANERA – Venere/Adone
“La residenza è una cosa che si può fare anche in una sala normale dove non si dorme e si lavora nello stesso luogo, però la dimensione residenziale consente, soprattutto quando sono varie le realtà che si avvicendano dentro la struttura, anche al confronto. l’idea di poter parlare, chiacchierare, incontrarsi in un refettorio piuttosto che in un cortile piuttosto che in un luogo comune e discutere su un’idea, invitare in sala a mostrare cosa si sta facendo, avere un punto di vista diverso da quello a cui si è abituati è fondamentale per fare un reset, per portare tutto al concreto, al pubblico, alla polis”
Link YouTube >> https://bit.ly/368cBge
Link blog >> https://bit.ly/3uQCz2l
MAGDACLAN – weLAND
“I ruoli che hanno i centri di residenza. Anche se noi non viviamo i luoghi come le altre compagnie che necessitano di una sala di residenza, viviamo comunque l’energia del luogo che per noi è fondamentale: l’ospitalità, la cura nel dettaglio che ci sono nelle sale che ospitano, nell’accoglienza, un coinvolgimento di come far fluire al meglio i programmi delle varie compagnie per non disturbarsi vicendevolmente, ci si sente accolti. E il termine accoglienza è importantissimo per come poi influirà quest’energia sulla compagnia stessa che è in residenza. Sono spazi fondamentali da incontrare.
E sono comunque dei luoghi dove incontri altri artisti. A parte l’incontro informale, a cena, a pranzo, le chiacchiere che hai con le altre compagnie che comunque fa crescere, abbiamo avuto la possibilità di invitare le altre compagnie in residenza a vedere la nostra presentazione, che per noi è stato utilissimo perché è stata la prima volta, […] ed è possibile avere dei consigli proprio tecnici. Oltre al fatto che c’è l’energia del posto: senti che sono passati artisti, le pareti, le sale sono impregnate di qualcosa, di grossi nomi, di grossi artisti. Sono quei non luoghi. Ti rendi conto quando esci nella mezz’ora di pausa, vai a fare la spesa, ti senti che sei in una bolla, ed è bellissimo questo.”
Link YouTube >> https://bit.ly/3BstjCU
Link al blog >> https://bit.ly/3uYV4l4
TATJANA MOTTA, CAMILLA BRISON – Notte Bianca
“È una specie di esperienza familiare fuori dalla vita di ciascuno di noi, come se nel tempo di non prova attraversassimo delle esperienze insieme che costruiscono un gruppo. Poi l’essere umano ricerca la vita anche al di fuori del proprio lavoro e sei chiamato a ricercarla insieme in qualche modo e questo fonda le dinamiche di un gruppo e la conoscenza del gruppo che per fare teatro è basilare”
Link YouTube >> https://bit.ly/3GNoUeI
FRANCESCA MARI – Tangle
“La cosa fantastica di Corte Ospitale è che io avendo avuto una figlia tre mesi fa, io non sapevo se sarebbe stato possibile fare una residenza artistica. Sono stati tutti gentilissimi, mi hanno dato tutto il tempo di fare esattamente quello che volevo, io non credo possa esserci un posto che possa supportare la creazione meglio di questo, soprattutto per quanto riguarda supportare una donna, madre, artista è incredibile.”
Link YouTube >> https://bit.ly/3JD19YJ
MONICA NAPPO – Penso che dovresti parlarne con qualcuno
“La residenza alla Corte Ospitale, per quel che riguarda me è stata perfetta, perché io avevo bisogno di scrivere, quindi, di essere molto concentrata su me stessa e questo posto per me è stato l’ideale perché quando volevo prendermi i miei dieci minuti d’aria camminavo per la Corte e poi tornavo a scrivere. Dal momento che ha molte sale a disposizione per vari tipi di lavoro, io credo che sia il posto ideale perché ci si sente sostenuti, non c’è uno scrutinio su ciò che si sta facendo. Anche la restituzione (al pubblico) è stata una mia scelta perché mi serviva. Io avevo bisogno di sapere che avevo una dead line per dare qualcosa mi aiutava a produrre.”
Link YouTube >> https://bit.ly/49cvg7d
Link blog >> https://bit.ly/3LmyB74
ANNAMARIA TROISI – Ridicola
“Ho portato qui con me in Corte Ospitale ‘Ridicola’, di cui in realtà avevo soltanto il testo. All’inizio ero spaventata dai 15 giorni di prove perché, essendo la mia prima residenza, totalmente da sola, dato che sono arrivata senza un tecnico e senza collaboratori, temevo di non sapere come gestire il tempo. Invece non è stato così. Sono rimasta sorpresa e anche molto contenta. Io avevo soltanto il testo e per me era ed è necessario restituirlo a qualcuno, avere delle risposte, testarlo. Sono molto contenta perché ho avuto modo di confrontarmi esclusivamente con il testo. Ho trovato tutto ciò molto utile.”
Video YouTube >> https://www.youtube.com/watch?v=Kfwn9_iXrng&t=28s
_________________________________________
RESIDENZE ARTISTICHE 2020
EMANUELE ALDROVANDI – Farfalle
“La residenza ti obbliga a dedicarti solo ad una cosa. È una cosa un pò violenta a volte da un certo punto di vista perché tu sei tutt’uno con quello che stai facendo ma è fondamentale per riuscire a farlo bene. Non credo che ci siano altre possibilità per riuscire a immergersi veramente in un materiale. […]” Emanuele Aldrovandi
Link YouTube >> https://youtu.be/rtDf_-0_X5A
CARROZZERIA ORFEO – Miracoli Metropolitani
“La Corte Ospitale è un luogo che per noi è anche rituale perché da molti anni, da molte produzioni veniamo qui per la prima settimana/dieci giorni di lavoro per poi spostarci a fare l’allestimento vero e proprio in altri teatri. […] Le residenze sono un aspetto fondamentale della contemporaneità teatrale. Sono nate con uno scopo ben preciso che è anche quello di diventare un luogo di pace, di tregua, nella frenesia produttiva un luogo soprattutto di ricerca. Chi meglio di Corte Ospitale può interpretare questa visione che è nata già da un po’ di anni in Italia. Qui ci troviamo in un posto isolato, silenzioso, dove si può veramente lavorare senza l’angoscia, la pretesa del risultato. È appunto un luogo di ricerca, di studio“ Gabriele Di Luca
Link YouTube >> https://youtu.be/_s4VMUzHbGg
Link blog >> https://bit.ly/383WPzX
_________________________________________
RESIDENZE ARTISTICHE 2019
IDIOT SAVANT – Circeo, il massacro
“Quando si sceglie di fare un progetto di drammaturgia contemporanea e quindi chiaramente soprattutto su un argomento del genere si ha bisogno di calibrare i segni, i significati, i sensi, il livello di comunicazione […] la cosa che bisogna concedersi è il tempo, il lusso del tempo soprattutto in creazione cosa che adesso in teatro non c’è più. Siamo talmente abituati noi attori, noi registi, a dover incastrare produzioni, pubblicità, spot, lettura, che non ci prendiamo il lusso del tempo. Questo è stato un lusso.”
Link YouTube >> https://youtu.be/ScRLneITTc0
ELENA BURANI – Piume
“[…] avere un luogo dove tutto è dedicato a questo momento (la creazione dello spettacolo, ndr), delle persone che stanno in ufficio che organizzano, che cercano i soldi, che fanno in modo che tu possa chiuderti in sala e starci dentro tutto il giorno per far venire fuori qualcosa… ti senti un privilegiato o forse ti senti normale. Ecco per una volta tanto ti senti nel posto giusto.”
Link YouTube >> https://youtu.be/LM3i7PvvTHg
CIRCO PANIKO – La Panikommedia
“Ospitale, come nel nome e Corte, come nel nome. Noi siamo all’esterno in una tradizione quasi medievale che ci piace rispettare ossia circo di fianco al centro, alle mura, geograficamente disposto un pochino fuori dalla Corte Ospitale”.
Link YouTube >> https://youtu.be/JkH2FirssZ4
TEATRO DEL CARRETTO – La Tempesta
“È stato un dono avere la residenza della Corte Ospitale. I nostri spettacoli nascono sempre da Lucca in un isolamento totale. […] Per me è stato fondamentale uscire per azzerare totalmente questa condizione ed era fondamentale stare in un posto dove si potesse dormire, dove si potesse cucinare, quindi anche sciogliere il momento delle prove ma che fosse un ripartire da zero. Io credo che sia fondamentale lo scambio anche perché se ci si fossilizza solo nella ricerca teatrale (noi partiamo sempre dalle improvvisazioni) diventiamo un po’ più aridi e per me era fondamentale lo scambio anche con altre realtà. Il fatto di aver condiviso con un circo questa residenza è stata una scoperta per noi. Poter anche nei momenti più di ricreazione, a cena, a pranzo, scambiare le idee sia con gli ospiti sia con quelli che ci stavano ospitando era proprio partire da zero, è stato fondamentale per questo.”
Link YouTube >> https://youtu.be/-WVoNR7IWq8
PICCOLA COMPAGNIA DAMMACCO
“Quest’anno credo che ci sia stato un ulteriore salto di qualità della relazione tra il nostro lavoro e le residenze. Abbiamo chiesto alla Corte Ospitale e agli altri partner di non ospitarci per preparare uno spettacolo, ma di ospitarci addirittura per semplicemente studiare, ricercare, fare incontri. Credo che in questo momento sia un’azione in contro tendenza non solo rispetto al sistema teatrale ma rispetto al sistema tout-court della nostra società economico e via dicendo per come è organizzata e quindi penso che ci sia qualcosa di molto importante e che forse possa fare molto bene all’intero ambiente il fatto che ci siano dei contesti dove prendersi lo spazio della ricerca.” Mariano Dammacco
Link YouTube >> https://youtu.be/O_f3J1KJbiA
PIERGIORGIO MILANO – White out
“… avere uno spazio in cui ci si possa veramente dedicare, concentrare, in cui le persone che ti circondano abbiamo un’idea chiara di cos’è la creazione artistica, di quali siano i suoi punti forti e i suoi punti deboli, di quali siano le sue esigenze e senti che non sei mai fuori luogo ma che nei momenti in cui tutto va bene così come nei momenti in cui tutto va male sai benissimo che chi ti circonda è cosciente e consapevole e quindi il sostegno che cerchi è reale nel fare il tuo mestiere, in questo senso dico che è un lusso che un posto come questo esista.”
Link YouTube >> https://youtu.be/A2PLMsEvs1I