Panikommedia

 

 

Il Circo Paniko nasce nel 2009 ed è probabilmente una delle prime e più numerose compagnie di circo contemporaneo nate in Italia (dai 10 ai 15 artisti presenti in scena e provenienti da diverse parti del mondo). Fonde tecniche circensi, musica dal vivo, teatro, danza, acrobatica. Oltre a creare spettacoli e numeri acrobatici di assoluto livello, crea atmosfere, immaginari e personaggi che prendono vita all’interno del loro teatro, a forma di Circo, e lo rendono vivo, felliniano, fuori dal tempo. La musica dal vivo da sempre contraddistingue il Circo Paniko e lo pone nella scena circense internazionale come la realtà più attenta e virtuosa a livello musicale. Il Circo Paniko conta 9 spettacoli prodotti e realizzati in autoproduzione. Paniko è stupore davanti a qualcosa di improvviso e inaspettato, è la creazione di un immaginario che esiste solo nella fantasia, che può coinvolgere tutti allo stesso modo pareggiando le differenze dei singoli individui. Paniko è godere di ciò che si ha davanti, senza il tempo di rifletterci sopra.

Lo spettacolo La PANIKOMMEDIA è l’ultima creazione del Circo Paniko che dopo la lunga pausa invernale, riprende in mano il lavoro con l’aiuto di Adrian Schvarzstein, personaggio istrionico oltre che regista di fama internazionale. Lo spettacolo si può definire un viaggio dantesco all’interno del surrealismo circense, fuori dal tempo, dentro la tenda. Un viaggio all’interno della creatività “Panika” dove Dante, scopritore di altri mondi, incontra un mondo nuovo, ribaltato, ribaltante, in divenire. Lo spettacolo porta in scena alcune tecniche di acrobatica che i personaggi rendono più naturali che spettacolari, un gioco volto ad allontanarci dal virtuosismo tecnico e che tenta di inglobare il più possibile “l’acrobatica pura” all’interno della scena, della narrazione. L’aspetto attoriale, musicale, comico e corale dello spettacolo si mescola all’aspetto circense (inteso come disciplina acrobatica) e genera uno spettacolo unico e difficile da definire; una sorta di “teatro in movimento” che danza sotto la tenda da circo rigorosamente con musica dal vivo, in pieno stile Paniko: il Circo contemporaneo nella sua forma più pura, onesta, genuina, ovvero atmosfere dal sapore felliniano rielaborate in chiave contemporanea.

 

DIARIO DI VIAGGIO: IL RACCONTO DELLA RESIDENZA ATTRAVERSO LA VOCE E GLI OCCHI DELL’ARTISTA

Qual è per te il senso e il valore di uno spazio di residenza artistica?
“Ospitale, come nel nome e Corte, come nel nome. Noi siamo all’esterno in una tradizione quasi medievale che ci piace rispettare ossia circo di fianco al centro, alle mura, geograficamente disposto un pochino fuori dalla Corte Ospitale”.