Maneggiare con cura
un progetto di Lorenza Guerrini
con Filippo Baglioni e Lorenza Guerrini
cura del movimento Giulio Santolini
progetto luci Marco Santambrogio
consulenza drammaturgica Francesco Cecchi Aglietti
consulenza multimediale Alessandro Conti, Daniele Pennati
Sullo spettacolo
In un mondo in cui si raccontano storie per dare senso alla realtà, si ritrovano interrogativi sulle premesse delle narrazioni che plasmano ogni persona. Inizia tutto con la scoperta di un misterioso pacco, inviato a personalità di spicco, politici, leader religiosi; tra i destinatari c’è anche uno spazzino, poi diventato vigile urbano, legato al mittente dall’essere padre di Lorenza, migliore amica del figlio, iscritto alle elementari di un piccolo paese della provincia toscana. Dentro il pacco, una lettera e delle cassette audio rivelano un intreccio di passioni e tradimenti, una storia d’amore che si sgretola tra parole sussurrate e urlate.
Il desiderio di conoscere la verità ha spinto un uomo a rinunciare a tutto, a girare chiese, sinagoghe, moschee, e a esplorare l’Italia alla ricerca di un significato, di un riscatto: lo stesso desiderio che spinge oggi Lorenza a indagare questa strana vicenda e a restituirla fedelmente, per quello che è. Tuttavia, tutto quel che emerge è solo l’ombra di un mostro che si agita nell’oscurità della provincia, un uomo ossessionato dalla ricerca di risposte, che come il mondo intero di fronte alle tragedie si chiede: è reale? Sta succedendo davvero?
Lorenza si trova così intrappolata nella ragnatela delle piccoli e delle grandi storie, tentacoli che si intrecciano nelle biografie di una provincia qualunque e del mondo intero, alla ricerca di una verità che restituisca la vita vera.
Forse, nondimeno, la verità è solo una costruzione sociale, un accordo tacito su ciò che decidiamo di credere: un concetto chiaro ed evidente, eppure non abbastanza per impedire che venissero dedicati anni alla raccolta e alla diffusione di conversazioni private della moglie fedifraga, da parte di un medico che ha provato a trascendere, in modo scientifico, la propria vita privata in un dramma pubblico. Ogni protagonista di questa vicenda è stato plasmato dalle storie che ha vissuto e che ha contribuito a creare. Anche se le storie possono essere frammentate e ambigue, la ricerca della verità rimane una forza motrice potente che spinge a scrutare nell’abisso dell’animo umano.
L’indagine di Lorenza porta così a riflettere sulle molteplici prospettive che compongono il tessuto della realtà, sulle ombre e sulle luci che si intrecciano in un intricato balletto di vita e morte, amore e dolore. Forse, alla fine, non si tratta tanto di trovare la verità assoluta, quanto di abbracciare la complessità del mondo che ci circonda e trovare il nostro posto in esso.
Diario di viaggio
Che cosa ha rappresentato per voi questo periodo di di residenza?
La residenza è un processo di ibridazione e coesistenza. Mi ricorda molto quel tipo di interazione che avviene in natura tra piante e animali di specie diversa.
Una comunità biologica che forma per un dato periodo un ecosistema, un piccolo mondo che ha un suo respiro e un suo linguaggio.
È fondamentale perché il mescolarsi sia vivo, trovare spazi che accolgano e diano tempo agli incontri di diventare progetto. Queste settimane ci hanno permesso di tratteggiare le linee di un nostro ambiente, di studiare i perimetri e di modellare una forma. Fondamentale è stato l’incontro con tutti gli altri abitanti di questo luogo: le aperture, le parole di chi ci ha attraversato, le scommesse sul terreno dell’incertezza, ci hanno permesso di non chiuderci in un nido ma di far respirare e rendere più ricco questo nostro stare.
Che cosa vi aspettate da Forever Young 2024?
È difficile rispondere a questa domanda, facciamo fatica a relazionarci con le aspettative. Sono un magma dove è facile affondare. Credo che quello che speravamo stia già accadendo. Forever Young ha innescato un processo, ha permesso agli ingranaggi di iniziare a muoversi e di trovare in questa prima forma un pubblico con cui condividere il percorso.
Non vorremmo fermarci qui e speriamo che questa prima apertura porti altri tasselli, altri luoghi e altri sguardi per poter nutrire a fondo e completare questo viaggio.
Forever Young è ideato e promosso da La Corte Ospitale di Rubiera, realizzato con il contributo della Regione Emilia-Romagna e del Ministero della Cultura.