Do fairies have a tail?

 

 

PROGETTO
Do faires have a tail? propone una ricerca sull’invisibile e sulle sue tracce che parte dall’indagine del mondo delle fate come espediente per entrare tra le pieghe storte di altre dimensioni e creare un altrove, un posto segreto, un luogo da trovare, scoprire, in cui inciampare. Il progetto prevede la costruzione di uno spazio dove installazione e corpi si incontrano, producendo un sistema labirintico di visione e sensazione data a chi lo attraversa. Uno spazio dove il dialogo tra i linguaggi performativi è sempre vivo. Un ambiente abitabile da chiunque sia pronto/a a vivere un’esperienza di visione, un cammino tra luccichii e corpi appesi nel vuoto, stalattiti ed esoscheletri, nuove colonne vertebrali e indovinelli.

Le artiste avranno diritto a cinque periodi di residenza creativa, un contributo economico per ogni sessione di residenza, accompagnamento critico e tutoraggio artistico e tecnico, vitto e alloggio nelle foresterie di L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino e La Corte Ospitale di Rubiera.

 

ARTISTE
Violetta Cottini (1997) è un’artista che spazia tra danza, arti performative e arti visive. Si forma come danzatrice alla Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano. La sua ricerca si concentra sul tentativo di incontro e sulla stratificazione di diversi mezzi espressivi. Dal 2020 al 2023 collabora con il collettivo Sorelle di damiano. Ha lavorato come interprete nei lavori di Cesc Gelabert, Claudia Castellucci, Michele Ifigenia Colturi, DOM. Nel 2023 crea il laboratorio Chincaglierie-fare rumore e partecipa al festival di arti performative Exit a Bologna, condividendo pratiche di costruzione con corpi e materia. In questo momento sta approfondendo lo studio della scultura come pratica installativa e della modellazione 3d. Ora si trova a Cagliari e sta facendo parte del progetto formativo Creative Campus promosso da Sardegna Teatro.

Roberta Indolfi (2000) è una danzatrice, coreografa e performer diplomata alla Civica Suola di Teatro Paolo Grassi. Si avvicina al teatro attraverso la partecipazione a laboratori come “Teatro d’oggetti, Psicodramma e teatro sul corpo” di Daniel Gol, 2017-2019 e “Laboratorio di indagine sul mondo di Yorgos Lanthimos” tenuto da Giuliano Scarpinato nel 2019″. Durante gli anni di studio in accademia va in scena in Triennale con “Ostinato” di Elie Tass (Les Ballet C de la B), “SHOW OFF” di Salvatore Vignola, per la FW Milano, in collaborazione con Fantabody e ha inizio la collaborazione artistica con la gemella Alessandra Indolfi con la quale crea “Io. Tu. Io e te. Tu ed io. Noi. Loro. Noi e loro.” che portano in scena per Morsi Festival, Milano.

Alessandra Indolfi (2000) è una danzatrice, coreografa e performer diplomata alla Civica Suola di Teatro Paolo Grassi. Si avvicina al teatro attraverso la partecipazione a laboratori come “Teatro d’oggetti, Psicodramma e teatro sul corpo” di Daniel Gol, 2017-2019 e “Laboratorio di indagine sul mondo di Yorgos Lanthimos” tenuto da Giuliano Scarpinato nel 2019″. Durante gli anni di studio in accademia va in scena in Triennale con “Ostinato” di Elie Tass (Les Ballet C de la B), “SHOW OFF” di Salvatore Vignola, per la FW Milano, in collaborazione con Fantabody e ha inizio la collaborazione artistica con la gemella Alessandra Indolfi con la quale crea “Io. Tu. Io e te. Tu ed io. Noi. Loro. Noi e loro.” che portano in scena per Morsi Festival, Milano.