Foresto
da La notte poco prima delle foreste di Bernard-Marie Koltès
cura, regia Babilonia Teatri
traduzione Francesco Bergamasco
adattamento in dialetto veronese Enrico Castellani
traduzione LIS Daniel Bongioanni
con Enrico Castellani e Daniel Bongioanni
collaborazione scientifica Jean Paul Dufiet
musica live e sound design Giovanni Frison
light design Luca Scotton
consulenza accessibilità Ass. Fedora
interprete LIS Andrea Consolaro
foto e video Giulia Lenzi
co-produzione Pergine Festival, OperaEstate Festival, Teatro Scientifico di Verona
con il sostegno di Fondazione CARITRO
in collaborazione con l’Università degli Studi di Trento
In accordo con Arcadia & Ricono Ltd per gentile concessione di François Koltès. L’opera “La notte poco prima delle foreste” nella traduzione di Francesco Bergamasco è edita da Arcadiateatro Libri, Bernard-Marie Koltès TEATRO – Volume 3
Durata: 60 minuti
Foresto, tratto da “La notte poco prima delle foreste” di Bernard-Marie Koltès, porta in scena un incontro tra lingue. Tra francese, italiano e dialetto. Tra lingua scritta e orale. Tra LIS e musica elettronica. Un attore, un performer LIS e un musicista danno vita a una creazione ibrida dove le differenze convivono. Le differenze attraversano la scrittura di Koltès e abitano la scena. Una sfida culturale per forgiare un teatro dove le differenze esplodano per potenziarsi a vicenda.
Due sentimenti differenti si intrecciano in noi: il timore reverenziale e la voglia di immergerci nella scrittura di Koltès, di rotolarcisi in mezzo, di dare vita a un corpo a corpo con le parole per sussurrarle e gridarle insieme.
“Foresto”, in dialetto veronese, significa straniero, deriva dal latino foris, che significa “chi viene da fuori, da un altrove”. Questo termine è un ponte tra Koltès e noi: tra le foreste del titolo di Koltès, gli stranieri che abitano il suo testo e la nostra traduzione.
Foresto ci ha guidati nel tradurre, ci ha offerto una chiave per affrontare il testo, per traslare termini e significati legati alla Francia degli anni ’70 e all’immigrazione di quegli anni nel nostro oggi, tradendo Koltès per non tradirlo.
Non avremmo avuto l’ardore di metterci in bocca le parole di Koltès senza prima averle masticate, digerite e risputate fuori attraverso la nostra lingua madre: una lingua sporca, a metà strada tra lo slang e il dialetto: la lingua della pancia, dell’istinto, dell’umore, dell’amore, della verità, del non mediato. La durezza e la poesia della lingua madre ci permettono di aderire a Koltès: di sporcare le parole, di assegnargli un ritmo e un suono che ci appartengono, quello della strada, dell’amore.
Due voci per un monologo: una parlata e una segnata.
Due voci che si contrappongono, si incontrano e si moltiplicano: che si fanno voce sola, che si fanno unisono, che si fanno mondo.
Due voci a dialogare con una terza voce: la voce della musica elettronica suonata live sulla scena.
Un gioco di specchi in cui lingue diverse si intrecciano e dialogano tra loro.
L’attivazione di collaborazioni strategiche sul territorio volte a potenziare la promozione degli spettacoli da un lato e il sostegno alla circuitazione degli spettacoli stessi in ottica green dall’altro, sono le ragioni cha hanno portato il Teatro Herberia di Rubiera e Drama Teatro di Modena a lavorare insieme ospitando Foresto in giorni ravvicinati. Lo spettacolo, infatti, sarà a Modena il 23 febbraio.
ACCESSIBILITÀ
Spettacolo accessibile alle persone cieche/ipovedenti e sorde.
Durante lo spettacolo sarà presente il servizio di sopratitolazione e audiodescrizione in italiano. Le cuffie per l’audiodescrizione verranno fornite dal teatro, insieme alle informazioni per usufruire del servizio.
Segnaliamo che durante lo spettacolo il testo verrà recitato in LIS – lingua dei segni italiana e dialetto veronese.
Avvisiamo che lo spettacolo presenta audio a volumi elevati, soprattutto verso la fine, e che parti del testo contengono un linguaggio denigratorio e offensivo che potrebbe turbare la sensibilità delle persone presenti.
Il costo del biglietto è ridotto a 5 euro per persone con disabilità. Eventuale accompagnatore o accompagnatrice entrerà gratuitamente allo spettacolo.
Puoi prenotare il tuo biglietto in tre modi diversi:
1) manda una mail a Martina a biglietteria@corteospitale.org
2) chiama Martina al numero 0522 621133
3) manda un messaggio whatsapp a Martina al numero 3282911077
Per offrire il miglior servizio possibile, nella prenotazione è importante specificare:
- -Nome
- -Cognome
- -Numero biglietti vuoi acquistare
- -Contatto mail o numero di telefono
- -Se desideri fruire del servizio di audiodescrizione
- -Necessità o bisogni specifici