Hydrosync
di Valerie Tameu
progetto selezionato dal bando Residenze Digitali 2024
È un rituale cyber-magico, in cui il movimento del corpo umano, quello di un biota acquatico e un software di intelligenza artificiale collaborano per dare vita a una figura digitale ispirata alla leggenda della Mami Wata, dea dell’acqua mutaforma.
Questa nuova entità ibrida, che unisce elementi umani e marini, si materializza durante la performance come un essere alieno, per poi trasformarsi in una presenza online attraverso un’applicazione web.
L’AI può davvero cogliere la complessità del desiderio e dell’intenzione del movimento umano, o si limita al tracciamento spaziale del corpo, diventando testimonianza di un’interpretazione fallace?