Il pasto di compleanno

 

 

 

uno spettacolo di Clémentine Lorain


Progetto inserito all’interno del Nouveau Grand Tour, ideato e concepito dall’Istituto di Francia in Italia (IFI) / Ambasciata di Francia in Italia

 

“L’ispirazione per questo progetto è venuta dalle opere di Sophie Calle e dalla mia fascinazione per l’esperienza intima e in situ che rappresentano. Ognuna di esse è una vera e propria esplorazione o un’impudente indagine sul campo che sublima l’ossessione per un rituale, una persona o una cosa.

Sono particolarmente colpito dalla franchezza, dall’inquietante sincerità e dalla tenacia – a volte minacciosa – del suo approccio, che mira a elevare l’intimità al livello di una ricerca, e a trasformare questa ricerca in un’opera d’arte. L’esibizionismo, la manipolazione e il voyeurismo di cui l’artista spesso fa sfoggio non sminuiscono, a mio avviso, la forza o la sincerità di quella che definisco la sua indagine artistica: non ci consegna l’intimità così com’è, ma la altera, la modifica, ci gioca, ci fa vedere quello che vuole.

Ho la sensazione che il lavoro di Sophie Calle risponda a questo bisogno, definito scorretto e malsano, di mettere in scena l’intimità drammatizzata dell’altro e la propria intimità, mantenendo una certa distanza dal fatto iniziale, poiché c’è una trasformazione. Impegnarsi a rendere coloro che non lo prenderebbero mai in considerazione, creatori di un’opera basata su un momento della loro esistenza.
La teatralità della scrittura di Sophie Calle fa parte di un approccio che mira a denaturalizzare l’intimo. Non per farne un oggetto d’arte in sé, ma per cercare di estrarre la sua dimensione artificiale e ritualizzata.

La maggior parte dei libri su cui vorrei lavorare sono tratti da un cofanetto intitolato Doublesjeux, preceduto da una “regola del gioco” che fa riferimento al legame tra Sophie Calle e Paul Auster : Maria, figura del Léviathan, è il doppio di Sophie Calle.
L’interesse dei riti di Sophie Calle, e quindi della sua opera, risiede nella loro capacità di iscriversi nella realtà della passione alterata, senza alcuna preoccupazione di sublimazione, rendendoli più sublimi che mai.

La scrittura di una forma spettacolare, a metà strada tra la performance e il monologo in situ, è radicata nel desiderio di creare un altro doppio di Sophie Calle attraverso la finzione.

Moltiplicare le esposizioni e i pericoli di questa nuova figura fittizia, sulla base di ciò che l’artista ci offre di vedere della sua intimità attraverso le sue opere.
Il desiderio di farne una forma vivente per il pubblico fa parte del mio bisogno di condividere con e per lo spettatore la nevrosi tragica e ridicola che colpisce ognuno di noi”.

 

Dopo un corso di preparazione letteraria, Clémentine Lorain è entrata nel 2018 al Conservatorio di Lione in arte drammatica. Allo stesso tempo, si sta formando nella danza contemporanea presso il centro artistico RAMDAM.

Si diploma nel 2021, recita in Super Bastringue di Yasmine Berthoin e L’Invité di Dan Lecuillier. È anche burattinaia in Le Bull Machin di Cie Royal de Luxe.

Nel febbraio 2022 è co-regista del suo primo spettacolo con Yasmine Berthoin: L’Internationale Confusionniste, un progetto multidisciplinare che prevede diverse performance teatrali site-specific, prima di iniziare a lavorare a Hiver di Jon Fosse nel novembre 2022.

Nel 2023 entra a far parte del programma Création en cours presso gli Ateliers Médicis di Jonzieux (Loira) e si occupa del modulo “voce” per la seconda edizione di Parlement a Villeurbanne (Cie Komplex Kapharnaüm).  Nello stesso anno, insieme a Elsa Repellin, fonda la Cie Crève-Coeur e inizia a lavorare a un nuovo progetto: Le Repas d’anniversaire.

Clémentine è in Corte Ospitale all’interno del Nouveau Grand Tour, ideato e concepito dall’Istituto di Francia in Italia (IFI) / Ambasciata di Francia in Italia, un progetto di residenze artistiche rivolto a giovani talenti europei sotto i trent’anni (https://www.institutfrancais.it/italia/nouveau-grand-tour-scopri-le-residenze-e-i-giovani-talenti-europei).