La fiaba di Celeste

 

 

 

di e con Gianni Franceschini
scene di Gianni Volpe – figure di Marisa Dolci
musiche di Giovanni e Alessandro Franceschini
luci-audio di Giancarlo Dalla Chiara
coproduzione di lapiccionaia e COMPAGNIA franceschini – performing arts

Riservato alle scuole

Età consigliata dai 3 fino ai 7 anni
Durata 45 minuti
Spettacolo di animazione, pittura dal vivo e narrazione

 

Il narratore, il nonno Gianni, parla di una bambina che nessuno a scuola vuole vicino a sé, e per farle capire che potrà conquistarsi un posto assieme agli altri suoi compagni, le narra la storia di Celeste che i colori dell’arcobaleno non volevano. Celeste parte per un viaggio nel mondo dei colori, li conosce, sperimenta le loro caratteristiche, pregi e difetti, trasformazioni e legami con figure e personaggi. Infine superata una grande difficoltà viene riconosciuto e accettato dagli altri colori fino a comporre l’arcobaleno, sistemandosi vicino agli altri con soddisfazione e gioia. Così succede anche alla bambina, che di nome fa Celeste, anche lei accompagnata dal nonno-narratore, dimostrerà le sue capacità e i suoi valori riuscendo ad essere accettata con gioia dai suoi compagni di scuola. I colori dell’arcobaleno sono protagonisti dell’opera, con i loro significati, i risvolti antropologici, folkloristici psichici e pedagogici-didattici. Come in un rito di passaggio un colore riesce a essere accettato dagli altri dopo aver vissuto un viaggio iniziatico, superato ostacoli, conosciuto le altre totalità della luce. La metafora ci riporta direttamente al vissuto del bambino, al suo crescere, al suo vivere le esperienze della vita, fino al raggiungimento dei suoi traguardi. Il paragone si allarga al tema dell’inclusione e dell’integrazione del diverso nella comunità. I linguaggi utilizzati rispecchiano la ricerca dell’autore nel rapporto tra immagine creata, musica e narrazione insieme ad elementi di animazione di figure. Un percorso che, oltre all’aspetto estetico-spettacolare, è caratterizzato anche da elementi di sviluppo del rapporto tra arte-teatro e il benessere dell’individuo, con elementi accennati di arteterapia, coinvolgimento emotivo e stimolo creativo.