ألوان الأرض‎ (color land)

Laboratorio di tintura naturale

Mohammed Hadia

 

progetto di e con Mohammed Hadia
a cura di Ilaria Depari

Un laboratorio intensivo guidato da Mohammed Hadia, fashion designer palestinese, che esplora il potenziale artistico e politico della tintura naturale. Attraverso tecniche sostenibili e materiali raccolti direttamente in Palestina, i partecipanti saranno accompagnati in un viaggio creativo che unisce pratica artigianale, riflessione ecologica e memoria culturale. Mohammed Hadia utilizza la moda come strumento di narrazione visiva e come forma di resistenza. Il workshop nasce da un approccio che fonde estetica contemporanea e sapere tradizionale, dove ogni stampa diventa un segno identitario, ogni colore un richiamo alla terra di origine. L’esperienza proposta si fonda su una pratica sostenibile e poetica, che rende visibili le connessioni tra ambiente, storia, corpi e territori. Oltre alla dimensione tecnica, il workshop si configura come uno scambio artistico e culturale capace di generare spazi di confronto e di ascolto. Ogni stampa è un gesto di cura, ogni colore un filo che lega il presente al passato. L’esperienza dà spazio a una Palestina che resiste, usando il sapere tradizionale e l’arte contemporanea come strumenti di testimonianza e di trasformazione.

Il workshop propone un’esperienza formativa completa, che guida i partecipanti nell’apprendimento delle tecniche base di tintura naturale, attraverso un approccio pratico, consapevole e profondamente connesso al territorio palestinese. Durante il laboratorio, viene introdotto l’uso di pratiche artigianali sostenibili, promuovendo un fare manuale rispettoso dell’ambiente e radicato nella tradizione. Al centro del processo creativo si colloca la relazione tra arte, identità culturale e memoria collettiva: lo spazio del laboratorio è infatti pensato non solo come luogo di apprendimento tecnico, ma anche come momento di scambio e di connessione tra lə partecipanti. I materiali utilizzati provengono esclusivamente dalla Palestina, raccolti a mano dall’artista stesso: foglie, fiori, frutti e radici, selezionati per le loro proprietà tintorie e per il loro valore simbolico. I tessuti utilizzati sono naturali e trattati con metodi ecologici, mentre gli strumenti impiegati per la stampa e la tintura sono semplici e accessibili, per valorizzare la manualità e il legame diretto con la materia. 

Iscrizione obbligatoria mandando una email a biglietteria@corteospitale.org
costo € 10 a persona
dalle ore 18.30
durata due ore e mezza/tre

 Per la selezione si seguirà l’ordine cronologico delle domande pervenute.

 

Mohammed Hadia (Betlehem, Palestina) è un fashion designer che utilizza la moda come linguaggio per raccontare storie di identità, appartenenza e resistenza. Le sue creazioni fondono estetica contemporanea e tradizione palestinese, valorizzando tecniche artigianali e materiali locali. Attraverso l’uso di tinture naturali e processi ecologici, esplora il rapporto tra sostenibilità e memoria collettiva. Ogni lavoro nasce da una ricerca attenta e da un dialogo profondo con il territorio, trasformando il vestire in un atto consapevole e simbolico. È laureato in Fashion Design presso l’International Fashion Academy di Ramallah. È fondatore e curatore del marchio Biishoss Store e del progetto culturale Stitching Palestine, entrambi dedicati alla promozione di una moda etica, partecipativa e radicata nel contesto palestinese.

Ilaria Depari, nata nel 1995, vive a Rimini ed è attivista e operatrice culturale. Si è laureata in Antropologia, Religioni e Civiltà Orientali presso l’Università di Bologna, per poi ottenere un Master in Fotografia all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Da oltre due anni collabora con la compagnia teatrale Motus, occupandosi di distribuzione, promozione e relazioni esterne. È inoltre responsabile del Guest Office del Festival Supernova di Rimini. Attualmente è attivamente coinvolta nell’organizzazione e promozione di spettacoli dal vivo ed eventi culturali, con un’attenzione particolare ai linguaggi artistici contemporanei e all’impegno politico e sociale.



2 luglio
ore 18.30
La Corte Ospitale, Chiostro piccolo