OSCAR DE SUMMA
Rette parallele sono l’amore e la morte
di e con Oscar De Summa
progetto luci e scene Matteo Gozzi
progetto sonoro Oscar De Summa
produzione Atto Due ETS, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale
con il contributo di GialloMare Minimal Teatro, Fondazione Armunia, Pimoff Milano, ATER Fondazione
foto di Matteo Luppi
durata 70 minuti
Dopo la pluripremiata Trilogia della provincia (Diario di provincia; Stasera non sono in vena; La sorella di Gesù Cristo), in questo spettacolo De Summa parte ancora una volta dalla sua terra, da un ricordo, per raccontare la storia di una donna scomparsa troppo giovane. Una riflessione guidata dalla fisica quantistica sulla relazione che continua a esistere fra due persone lontane che nel passato hanno vissuto una accanto all’altra senza frequentarsi. Una riflessione sulla vita e sulla morte, sulla paura di andarsene senza lasciare traccia nel mondo e di far cadere i rapporti nell’oblio. Una produzione Atto Due ETS, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, con il contributo di GialloMare Minimal Teatro, Fondazione Armunia, Pimoff Milano, ATER Fondazione.
Lo spettacolo parte della figura di Mariarosaria, una ragazza che abitava accanto alla casa dove viveva l’autore da ragazzo. Una coetanea con cui non aveva nulla da condividere, perché le famiglie non si frequentavano in seguito a screzi accaduti nel tempo. Mariarosaria studia, va al liceo, studiava il pianoforte, si interessava di filosofia, tutte cose che la rendevano diversa e lontana dal mondo di adolescenti decisi a divertirsi senza pensare troppo alle conseguenze delle proprie azioni. Proprio quando De Summa, molti anni dopo, decide di raccontare la storia di questa giovane donna e della sua infatuazione per un suo amico, un amore frenato sul nascere dalla famiglia di lei, scopre che nello stesso giorno in cui ha iniziato a scriverne Mariarosaria è morta. Questa coincidenza lo colpisce e lo porta a completare il suo lavoro, un testo che intreccia il vissuto personale con la fisica quantistica, scovando in questa scienza le ragioni per le quali due vite sembrano restare inscindibilmente legate. «C’è un esperimento detto entanglement – scrive l’autore – che dice che se mettiamo in relazione due particelle per un tempo sufficiente, poi, anche se le separiamo queste restano collegate tra di loro. Tanto che se io intervengo su una, l’altra reagirà allo stimolo proprio come se avessi agito su di lei. Per questa relazione al momento non esiste nessuna spiegazione plausibile ma il dato di fatto è che c’è ed è efficace. Non posso non fare un’associazione tra ciò che mi è successo e quello che è successo a Mariarosaria: siamo legati in modo indissolubile? E lo siamo anche con tutto quello con cui siamo entrati in relazione? Queste le domande alla base del mio nuovo lavoro che indaga, attraverso una scienza ancora incapace di dare spiegazioni, il valore della nostra vita».
Quest’ultimo progetto è composto da Diario di provincia, Stasera sono in vena (finalista al premio Ubu 2015 e al premio Rete Critica 2015, premio Cassino off 2015, e tradotto in spagnolo dall’Università di Firenze in collaborazione con l’università di Cuba) e La sorella di Gesucristo, testo che si è aggiudicato in Francia il Premio Aida per la traduzione, pubblicazione e distribuzione nazionale con la casa editrice Edition Theatral. Il lavoro è stato inoltre presentato dall’autore alla Comédie Française e alla sesta Édition du Forum des nouvelles écritures dramatiques européennes di Marsiglia, e ha vinto il Premio Miglior spettacolo e Miglior interpretazione per Félix Vannoorenberghe, Miglior scenografia per Tibo De Coster e Charly Kleinermann nella versione belga di George Lini ai Maeterlinck Critics Awards 2023 del Belgio. Tra gli ultimi lavori, L’ultima eredità, La Cerimonia, Indomabile è la notte. Per il cinema, nel 2023 è nel cast Caravan diretto dalla regista Zuzana Kirchnerová e nel 2024 nel film La grande ambizione per la regia di Andrea Segre. Da sempre lavora anche come formatore, portando avanti una personale ricerca sullo stato di presenza/assenza nello spazio scenico in un laboratorio itinerante dal titolo Nelle regole del quadrato.