Vivere è un’altra cosa
uno spettacolo di Oyes
ideazione e regia Stefano Cordella
drammaturgia collettiva
con Martina De Santis, Francesca Gemma, Francesco Meola, Dario Merlini, Umberto Terruso
aiuto regia e collaborazione alla drammaturgia Noemi Radice
scenografia Stefano Zullo
sound design Gianluca Agostini
disegno luci Giuliano Almerighi
organizzazione Carolina Pedrizzetti, Irene Romagnoli
produzione Oyes, La Corte Ospitale
con il sostegno di Mibact, Fondazione Cariplo – bando Let’s go misure di sostegno agli enti di Terzo Settore, Teatro LaCucina/Olinda Onlus, NEXT – Laboratorio delle idee per la produzione e la distribuzione dello spettacolo dal vivo lombardo. Edizione 2020
La maggior parte della popolazione mondiale ha interrotto quello che stava facendo per contrastare la pandemia. Ci siamo ritrovati fermi, nelle nostre abitazioni, a fare i conti con quello che siamo e che abbiamo costruito. Per chi, come noi, non ha vissuto l’emergenza sanitaria in prima linea, è stata anche un’occasione per riconsiderare le proprie priorità e provare a mettersi in connessione più profonda con i propri desideri. Ma come è andata? Come stavamo prima e come stiamo adesso?
Vivere è un’altra cosa è un racconto a cinque voci di questo tempo sospeso. Una condivisione delicata e auto ironica di momenti quotidiani che hanno messo in discussione alcuni aspetti fondanti delle nostre identità.
I cinque attori protagonisti si confrontano con temi universali come la famiglia, la solitudine, l’incertezza lavorativa, la paura di aver sprecato il tempo e altre inquietudini che questo isolamento ci ha lasciato.