Sleeping Beauty
di Carolina Balucani
regia Fabrizio Arcuri
con Vincenzo Crea, Andrea Palma, Dajana Roncione, Maria Roveran
scene Rosita Vallefuoco
video Luca Brinchi
aiuto regia e assistente alle luci Luca Giacomini
consulenza musicale Giulio Ragno Favero
macchinista Simone Zapelloni
ufficio stampa Linee Relations
produzione Fondazione La Biennale di Venezia, Cranpi, La Corte Ospitale
con il contributo di MiC – Ministero della Cultura e Regione Emilia-Romagna
in collaborazione con Dialoghi – Residenze delle arti performative a Villa Manin 2022 – 2024
a cura del CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia
con il sostegno di ATCL Circuito multidisciplinare della Regione Lazio per Spazio Rossellini, Teatro Biblioteca Quarticciolo
Carolina Balucani, con “Sleeping Beauty“, è vincitrice del Bando Biennale College Teatro Drammaturgia Under 40 (2022-2023)
«Il testo di Carolina Balucani è un fiume in piena di parole. Le scene procedono per accumulo al punto che è impossibile immaginare davvero una scenografia per questo spettacolo perché bisognerebbe trasferire il mondo in scena. Anche le didascalie sono così traboccanti di informazioni che c’è un personaggio che è costretto a raccontarcele.
Tutto questo è un esubero di vitalità, la vitalità che gli adolescenti hanno nell’ affacciarsi alla vita, con tutte le loro paure e la loro voglia di vivere. Hanno però come la bella addormentata nel bosco tutti una ferita, e la ferita in questo caso è metafora del rapporto con i genitori e il rapporto con la propria identità che impedisce loro di prendere il volo gli impedisce di esprimersi nella loro reale potenzialità. È la storia di molti e di molte che non vedono con fierezza il futuro e lo temono.
Una metafora sui cigni in volo mentre emigrano chiosa il testo. Lascia intravedere una possibilità per tutti nell’essere comunità. Una comunità che si occupa di ogni singolo elemento e che non lo lascia indietro e che si organizza affinché ogni cosa sia condivisa.
Tutto inizia in una sala da ballo e gli spettatori sono invitati a partecipare alla festa. Poi la festa finisce e inizia la notte una notte piena di incubi e di sogni rivelatori. All’alba uno stormo di cigni da’ inizio a una nuova giornata.
Proiezioni e schermi faciliteranno la creazione dei diversi ambienti e l’interpretazione degli attori ci aiuterà a entrare in intimità con loro e a ricevere queste piccole confessioni notturne che sono sofferenza ma anche liberazione».
Fabrizio Arcuri
Carolina Balucani
Carolina Balucani, attrice e autrice, ha scritto e interpretato “Thyssen” (2015), per la regia di Marco Plini.
Un altro suo testo, “La Regina Coeli”, è stato pubblicato dalla casa editrice Editoria e Spettacolo vincendo la dodicesima edizione del Premio alle arti sceniche Tuttoteatro.com “Dante Cappelletti” 2017.
Fabrizio Arcuri
Fabrizio Arcuri è regista e fondatore, nel 1991, di Accademia degli Artefatti. Alla progettualità e cura per la compagnia come direttore artistico e regista, ha sempre affiancato un’intensa attività di promozione culturale, ha firmato importanti curatele, direzioni artistiche, per festival, teatri, manifestazioni ed eventi.
Dal 2020 è co-direttore artistico del CSS Teatro stabile di innovazione del FVG. È stato direttore artistico del Teatro della Tosse di Genova per il triennio 2011 – 2013, consulente alla programmazione per il 2014 e il 2015, e curatore del Festival internazionale Prospettiva per lo Stabile di Torino dal 2009 al 2015. Roma si occupa della regia del Festival Internazionale delle Letterature di Massenzio e dal 2007.
Fonda e dirige il festival Short Theatre nel 2006 e lo dirige fino al 2019. Fra le numerose esperienze prestigiose, vanno ricordate quella come assistente di Luca Ronconi dal 2005 al 2008, e come artista residente del Teatro Nazionale “Teatro di Roma” dal 2014 al 2018.
Per quattro anni è stato il direttore artistico del progetto La Festa di Roma fino al 2019, un’idea di Roma Capitale – Assessorato alla Crescita culturale per il capodanno con il coinvolgimento delle principali istituzioni della Capitale. Alcune sue regie hanno vinto i più autorevoli premi italiani: nel 2005 il Premio Ubu per la migliore proposta drammaturgica straniera con “Tre pezzi facili” di Martin Crimp. Nel 2010 il Premio della critica con “Spara/Trova il tesoro/Ripeti”, il Premio Ubu speciale per il festival Prospettiva. Nel 2011 vince il Premio Hystrio alla regia.
Nel 2020 riceve il premio Radicondoli per i Maestri del teatro dall’associazione nazionale critici del teatro. Nel 2022 riceve il premio Enriquez alla regia per lo spettacolo “Every brilliant Thing” con Filippo Nigro che Vince come migliore attore. Nel 2022 riceve il Premio Ubu speciale alla carriera.